Luca 19, 1-10
�Un figlio di Abramo�
Il racconto della conversione di Zaccheo si trova solo nel Vangelo
di Luca, poco dopo un altro racconto famoso, dove Ges� incontra un giovane
ricco, che non diventer� suo discepolo. Quello � stato un fallimento di Ges�,
uno dei pochissimi fra i racconti di vocazione! Questo di Zaccheo invece � un
successo, malgrado la difficolt� di fondo annunciata da Ges�: �Quant��
difficile per quelli che hanno delle ricchezze entrare nel Regno di Dio!�
(18,24). L�incontro col giovane ricco si conclude con una nota di tristezza:
�Egli [il giovane ricco] udite queste cose, ne fu afflitto, perch� era molto
ricco. Ges� vedendolo cos� triste...� (18,23); invece l�incontro con Zaccheo �
un inno di gioia. i discepoli hanno partecipato al primo incontro e sono ancora
impressionati, perch� certi meccanismi umani sembrano invincibili, ma Ges�
aveva detto: �Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio�.
Ecco, in Zaccheo, avverarsi questa bella predizione. Tutto, nella fede, sta
o cade se si crede a questa parola. Questa parola � la chiave per aprire il futuro:
se � vera, allora sono possibili ancora la vita e l�amore sulla nostra terra,
se non � vera, allora andiamo verso un futuro orribile, sempre pi� violento,
inquinato, deprivato di risorse e invivibile.
Zaccheo, � una abbreviazione di
Zaccaria (Dio si ricorda); sappiamo di lui alcune cose: che era �capo dei
pubblicani� (che sono gli esattori delle tasse per i romani), che era
ricco, che era piccolo di statura, ma era agile da salire su di un albero, che
aveva degli amici, perch� lo immaginiamo fare le sue importanti dichiarazioni
ad un banchetto in onore di Ges� a casa sua. La prima e prevalente
caratteristica � il mestiere. L�imposizione delle tasse fatta dai romani, che
occupavano al tempo di Ges� la Palestina, veniva appaltata a privati, che erano
liberi di imporre imposte, che erano a volte vere e proprie estorsioni, purch�
assicurassero ai governanti la quota stabilita. Nel racconto della predicazione
di Giovanni il Battista appaiono anche dei �pubblicani� per essere battezzati e
Giovanni dice loro: �Non riscuotete nulla di pi� di quello che vi � ordinato�
(Lc.3,13). Questo era il motivo per cui erano particolarmente odiati e
disprezzati, erano collaborazionisti della forza occupante e �ladri� a imporre
balzelli per ricavare quanto pi� denaro possibile.
In quella situazione era comprensibile l�odio dei �pubblicani�. Oggi ancora nel
nostro paese, nei confronti delle tasse, si mantiene un atteggiamento
penosamente diffidente, quasi ci sia ancora uno stato di occupazione da parte
di qualche forza straniera che sia al governo non per nostra scelta, ma per
imporci un ordine che non vogliamo. L�ammontare dei miliardi che mancano dal
budget pubblico per inadempienza all�obbligo di pagare le imposte, dovrebbe
farci indignate contro gli evasori, ma invece la maggior parte delle persone si
indigna e si indigner� contro gli ispettori che faranno i controlli (se
oseranno farli!). In compenso tutti ci indigniamo per i compensi spropositati
delle persone elette nei nostri organi parlamentari... In un certo senso sono
loro i nostri �pubblicani�! Ma naturalmente non si pu� spingere oltre
l�immagine, anche loro sono prigionieri di leggi e regole che abbiamo
faticosamente creato, negli anni della nostra democrazia, e che non abbiamo
saputo indirizzare verso una maggiore gratuit� e un migliore spirito di
servizio.
Zaccheo, odiato perch� pubblicano e invidiato perch� ricco, fa parte di un tipo
di persone che difficilmente sarebbe entrato in contatto con Ges�. Lui l�ha
desiderato e reso possibile con un gesto, che poteva metter a repentaglio la
sua immagine, questo fa parte di quel �possibile a Dio� che � la molla che fa
cambiare il corso delle cose.
Zaccheo vuole �vedere� Ges� e anche Ges� lo vede; giunto sotto l�albero, �alza gli occhi� come quando benedice i pani, o invoca l�aiuto di Dio per guarire un malato; qui Ges� chiede �il possibile a Dio� e �impossibile agli uomini� e cio� che un ricco si converta. Ges� si invita a casa di Zaccheo, come suo ospite; si potrebbe a lungo discutere su chi � l�ospite di chi: da un lato � Ges� l�ospite illustre e gradito della casa di Zaccheo; dall�altro � Ges� che ha preso l�iniziativa dell�invito, anche se non a casa sua (dove aveva casa Ges�?). Zaccheo, che scende in fretta dall�albero pieno di gioia, � il padrone di casa, ma � come se fosse lui ospitato, visto che Ges� gli ha fatto la proposta.
Il racconto � tutto pervaso di
gioia per la visita del Signore, di fretta (scendi presto, si affrett�) per
andare in casa e preparare l�accoglienza. C�� un �oggi� ripetuto due volte da
Ges�, che diventa elemento dominante della salvezza. E poi bisogna dire che il
racconto di Zaccheo riconcilia i cristiani quanto alla famosa questione della
salvezza per grazia o per opere: � pura grazia che Ges� veda
Zaccheo e vada in casa sua; sicuramente precede le �buone opere� di Zaccheo. E�
vero che Zaccheo ha voluto �vedere� Ges�, ma si poteva restare alla curiosit� o
alla attrazione di un uomo illustre... La grazia che precede le opere ha aperto
la mente di Zaccheo a comprendere: 1) che � troppo ricco e deve condividere con
altri le sue ricchezze (d� la met� dei miei beni ai poveri); 2) che ha frodato
e deve restituire, anche pi� di quello che la legge prescrive.
Zaccheo riconcilia i cristiani
cattolici che vedono in primo piano le opere, e i cristiani evangelici che
vedono in primo piano la grazia di Dio. Ci sono entrambe, noi protestanti
diciamo: ��nell�ordine giusto� (prima la grazia, poi le opere come frutto della
fede). Tuttavia, dopo 2000 anni di Cristianesimo, non solo come cultura
mondiale, ma alle leve del potere in tanta parte del mondo, c�� da chiedersi se
le opere sono mai seguite come veri frutti della fede! O se ci si � limitati a
delle eccezioni, anche illustri. La controversia del XVI secolo � stata
fondamentale per stabilire se il maggiore onore doveva esser dato agli umani
oppure a Dio: dare gloria agli umani stabiliva o confermava delle gerarchie di
posizione; dare gloria a Dio (il �Soli Deo Gloria� di Calvino) voleva dire
ridimensionare la posizione degli umani e livellarla pi� in basso per tutti,
senza gerarchie, ma in una fraternit� responsabile del mondo circostante. Non
avevano il problema dell�inquinamento del mondo, o comunque non ne erano
consapevoli. Per noi questo si aggiunge pesantemente al problema non risolto
del potere e delle ricchezze non condivise.
Insomma ... Zaccheo siamo noi e abbiamo urgente bisogno di convertirci, intanto per noi stessi, per provare la gioia che viene nel constatare che �le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio�. Ma poi anche perch� il nostro mondo ne ha urgente bisogno, visto che abbiamo una posizione di ricchezza e di responsabilit� rispetto al resto del mondo. Dobbiamo dire: la met� dei nostri beni la diamo ai poveri (Valdo o Francesco nel XII-X11I secolo lo hanno fatto) e dal momento che ci siamo impadroniti in pochi della stragrande maggioranza delle risorse della terra, le restituiamo per quattro volte.
�
�Anche questo � un figlio di Abramo� dice Ges� di Zaccheo. Ci sono figli
e figlie di Abramo, che vivono nell�ordine, nella legge, nella ricchezza e ... nella
tristezza la loro vita. Dobbiamo constatare che la maggior parte di noi
cristiani viviamo cos�! Ci siamo dunque perduti, abbiamo perduto il senso vero
della venuta di Dio sulla terra e abbiamo perduto la fede nel Dio che fa
realizzare le cose impossibili all�uomo, ma possibili a Dio. Ma grazie a Ges�,
che � venuto per cercare e salvare noi che siamo perduti per riportarci a casa,
anzi per venire Lui nella nostra casa a renderla gioiosa, aperta, piena di
buone cose da offrire e condividere con gli altri.
Domenica 24 Giugno 2007 Chiesa Valdese di Firenze Pastora Gianna Sciclone